Anche quest’anno il Comune di Almese ha promosso per il mese di luglio il Progetto Jo Volontari aperto agli studenti della scuola secondaria di secondo grado e che coinvolge alcune associazioni del territorio sotto forma di volontariato.
Il progetto si articola su quattro stage: manutenzione piste tagliafuoco (A.I.B.), manutenzione scavi villa
romana (archeologico), realizzazione di murales (artistico) ed il turistico, che vede impegnati gli A.E. F.I.E.
del nostro Comitato.
E’ il terzo anno che ci occupiamo di questo stage con l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi e alle ragazze le peculiarità del territorio del nostro Comune sotto i vari punti di vista.
Quest’anno, abbiamo focalizzato le attività sull’argomento ACQUA, in quanto il nostro territorio è
attraversato da un importante affluente della Dora Riparia, il torrente Messa.
Abbiamo perciò osservato come l’acqua di questo torrente abbia influenzato, e continui ad influenzare, la
vita degli Almesini.
Con l’aiuto di persone qualificate nel loro settore, tramite escursioni lungo il torrente, abbiamo fatto
conoscere l’origine morfologica e geologica del nostro territorio (Valmessa).
In piazza è ancora in parte visibile la “bealera”, che veniva utilizzata dalle donne per lavare i panni, ma
soprattutto, attraverso un Consorzio tutt’ora ancora in attività, per regolarizzare le sue acque per
l’irrigazione dei campi; inoltre venne costruito in seguito un lavatoio nel 1931, poi rifatto e spostato nel
1966 e, restaurato nel 2003.
Ci siamo poi recati presso la sorgente Gambabosco, che fornisce un’acqua cui sono attribuite qualità
diuretiche, molto apprezzata e da sempre utilizzata.
Nella zona chiamata Fucinassa, abbiamo potuto constatare come l’acqua del torrente venisse utilizzata per muovere i magli che lavoravano il ferro estratto nelle zone a monte.
L’acqua del Messa inoltre viene anche utilizzata da una piccola centrale idroelettrica che produce energia
per circa 300 famiglie.
Il mulino Dondi, ultimo di molti altri costruiti lungo il torrente, sfruttava l’acqua per far girare le macine per la produzione di farine.
Infine l’escursione alla Goja del Pis, invaso di circa 30metri di diametro formato da una cascata di circa 14
metri, che offre un altro aspetto dell’utilizzo dell’acqua, prettamente turistico, spettacolare, ma anche di
ritrovo, di refrigerio presso le numerose “goje” (pozze) che rendono il torrente particolarmente attraente
durante le estati e che per i giovani di Almese di un tempo erano l’unica vera vacanza; in inverno la cascata si trasforma in un canalone di ghiaccio molto suggestivo.
Non ci siamo però scordati di mettere in evidenza il fatto che il torrente nel passato sia stato anche causa di ansia per gli abitanti in quanto spesso esondava trascinando con se’ detriti, in quanto Almese sorge proprio in fondo al conoide alluvionale da lui stesso creato; ma i numerosi interventi di costruzione e manutenzione degli argini ha reso il corso d’acqua molto più sicuro.
Con la visita all’Arboreto Didattico (area didattica finalizzata alla conoscenza degli alberi) abbiamo
approfondito la conoscenza di una parte dell’ambiente naturale delle nostre colline.
Per finire, attraverso una serie di interviste abbiamo svolto una attenta analisi relativamente ai
cambiamenti socio culturali avvenuti negli ultimi decenni.
Alla fine dello stage i ragazzi e le ragazze hanno prodotto un opuscolo illustrativo che riassume il percorso effettuato, con foto e brevi commenti, stampato e diffuso dal Comune.
Maurizia Martinasso
Naturaltrek – San Martino in Langa
“San Martino in Langa”Monforte d’Alba Chi non l’ha sentito dire da una nonna o da una zia? Qui «Fare San Martino» sta pertrasloco. Ma perché?